Heidegger and the everyday
Ogni tanto era spuntato tra le righe del nostro blog, ma mancava ancora un intervento dedicato esclusivamente a Martin Heidegger. Personaggio un po' controverso per tanti motivi, Heidegger è sicuramente il filosofo che più di tutti ha attirato e attira ancora l'attenzione di larghe fette degli 'specialisti' di filosofia (accademici e non). Ovviamente non pretendiamo qui di inserirci nei dibattiti-fiume fra 'heideggeriani' e 'anti-heideggeriani' bensì, come nostro solito, confezionare un piccolo omaggio ai protagonisti della Filosofia, illustrando quelle questioni che possano solleticare maggiormente il vostro interesse.
Prima di affrontare il tema di oggi è necessaria una piccola premessa introduttiva all'opera presa in esame. "Being and Time" is not any philosophical treatise, not only for the fact that his compositional process has been interrupted (Heidegger wrote and published only one of the parties listed in the project work), but especially for the problem which builds on Heidegger's discourse: the question of being old and decayed. Lapsed due to the apparent inability of philosophy to reach a satisfactory result, because of the vagueness and the polysemy of the concept, that every philosopher has his own controversial definition. In the midst of this chaos emerges calm now that Heidegger, in 1927, wants to revive the debate on being, but from a revolutionary point of view than the tradition of Western metaphysics.
Heidegger in fact notes that, while we show ourselves to have a structural relationship with the be (given that we use as a verb-copula in even the most trivial debate daily), on the other we are inexplicably unable to answer the simple question "But what is that to be blessed?". And therein lies the rub according to Heidegger, that we wonder how on being and, therefore, how we look. The philosophers of all time have completely the wrong way, as they have tried to be like this if it were an object with which we can make contact and put it in the safe of our knowledge. Consequence of what: conceptual chaos, waste definitions, falling in the empty generality of the problem of being and metaphysics in general. So, to try to repair it all, Heidegger tries to tackle the problem from a different starting point: no longer dall'astrattezza of conceptual reflection, but just from what philosophy was considered 'lower' compared to the peak of his thought pure, that is the 'trivial' concreteness of everyday experience, that is the way we are every day among our peers where we spend almost all my life.
seem paradoxical to claim to be able to reach, perhaps the concept that assumes most of all a Research intimate and secluded, watching our way of being with others. But for Heidegger may not be otherwise: after all, how else can we know ourselves if not from our reactions to the events outside, towards others, toward nature and environment around us? It is a prerequisite for our existence, without which we would not have a way to exert our will, force, momentum. Our way of life is based, therefore, on being opened, turned to other than us, and therefore also that you can be totally taken, absorbed and stupefied by trivial and banal. This possibility, according to Heidegger, is based precisely the everyday, defined by the philosopher as alluvial-dispersion in the sphere of the "Yes" (already pointing at the lexical level the opposition with the ball of the authenticity, or the 'Self'). In this world is everyone is like the other, since the Si is none and, together, is all. But let's see what it is.
"using the means of public transport or communications, information services (newspapers) is like everyone else. This being-together completely dissolve the individual Dasein [the entity that we are, so named by Heid.] in the way of being "other", so that others fade away even more in their particularity and precision. In this state of irrelevance and the lack of distinction is pursuing his true dictatorship. There we spend and have fun as there is fun, we read, see and judge about literature and art as you see and you judge. We keep away from "bulk" as there is keeps away, there is "scandalous" that which is is scandalous. Si, which is not a being determined, but all (even if not as a sum), decreed to be the way of everyday life. "(" Being and Time, § 27).
But if we are daily subjected to this dictatorship "public" because it does not exempt it from there? Indeed, even before that, as we realize of all this? There is a possibility of escape from everyday dispersion, a sort of counter-movement to our structural tendency to decline in You? What exactly is this? So many questions overlap so we just have to read on Heidegger's (in the next intervention, however).
MelaFans - The Blog On IPhone & Co.
Saturday, March 12, 2011
Wednesday, March 2, 2011
How To Wear Minnetonka's 2010
Tonino Guerra
Perhaps the most Tonino Guerra will be more recognizable for his appearance in one spot (power of advertising) rather than for his outstanding contribution to the history of Italian cinema. As a writer he worked with Fellini, Antonioni, Monicelli, De Sica, Visconti, or with directors who through the elaboration of a code film unico e irripetibile sono riusciti ad ampliare il nostro concetto di film oltre i canoni tradizionali. Ed è in questa tensione o temerarietà 'ulissiana' verso la scoperta di nuovi ambiti espressivi che risiede, secondo il mio insignificante parere, l'essenza dell'arte in generale e, perchè no, della filosofia. Del resto, cos'altro sono l'arte e la filosofia se non delle ricerche infinite, nel senso di mai definitivamente approdabili ad un appagamento definitivo? Ma nonostante la paradossalità di questa situazione inviti chiunque si aspetti da una qualsiasi attività un risultato esatto e definitivamente tangibile a girarne alla larga, allo stesso tempo l'attrazione verso tutto ciò è irresistibile, oltre che razionalmente poco dimostrabile.
Tornando in tema e ponendo fine alle mie elucubrazioni private, in quest'occasione vi propongo quest'intervista a Tonino Guerra che, oltre a riuscire ad evocare in noi immagini ed episodi bellissimi (vedi:la panchina o il caffè sospeso) ci parla di tante cose di cui abbiamo tentato (malamente) di parlare in questo blog.
p.s:è un pò lunga ma val la pena vederla.
Perhaps the most Tonino Guerra will be more recognizable for his appearance in one spot (power of advertising) rather than for his outstanding contribution to the history of Italian cinema. As a writer he worked with Fellini, Antonioni, Monicelli, De Sica, Visconti, or with directors who through the elaboration of a code film unico e irripetibile sono riusciti ad ampliare il nostro concetto di film oltre i canoni tradizionali. Ed è in questa tensione o temerarietà 'ulissiana' verso la scoperta di nuovi ambiti espressivi che risiede, secondo il mio insignificante parere, l'essenza dell'arte in generale e, perchè no, della filosofia. Del resto, cos'altro sono l'arte e la filosofia se non delle ricerche infinite, nel senso di mai definitivamente approdabili ad un appagamento definitivo? Ma nonostante la paradossalità di questa situazione inviti chiunque si aspetti da una qualsiasi attività un risultato esatto e definitivamente tangibile a girarne alla larga, allo stesso tempo l'attrazione verso tutto ciò è irresistibile, oltre che razionalmente poco dimostrabile.
Tornando in tema e ponendo fine alle mie elucubrazioni private, in quest'occasione vi propongo quest'intervista a Tonino Guerra che, oltre a riuscire ad evocare in noi immagini ed episodi bellissimi (vedi:la panchina o il caffè sospeso) ci parla di tante cose di cui abbiamo tentato (malamente) di parlare in questo blog.
p.s:è un pò lunga ma val la pena vederla.
Saturday, February 26, 2011
Cameltoe Japanese Spandex
the winner is ..........
MIRIAM!! compliments send me your address sorayaprincess@hotmail.it and soon you will have the prize of the candidate (earrings, and other surprises ...)
for all the others that I have already sent the coccinellina soon you will receive in exchange for the creation ...
soon friends ladybugs
Wednesday, February 16, 2011
How To Train To Be A College Basketball Coach
Marco Aurelio
Esco di casa alle nove e un quarto. Dovrei essere all'università alle nove e mezza. "Pazienza - dico tra me e me - farò dieci minuti di ritardo". Salgo sull'autobus. Dopo qualche minuto si capisce che qualcosa non va: una coda disumana si snoda su tutto il Ponte della Libertà. Si sparge la notizia sull'autobus: "C'è un corteo di operai che hanno bloccato il traffico per difendere il loro posto di lavoro" (di questi tempi, niente di nuovo sotto il sole). Preoccupazione, sdegno, insofferenza si impadroniscono delle persone a bordo del mezzo pubblico: chi si lamenta, chi telefona al capo, chi ne approfitta per recuperare un pò di sonno, chi impreca senza troppi complimenti. E anch'io inizio a pensare al mio ritardo che è aumentato almeno di un'ora. Allora, per distrarmi un pò e per ammazzare il tempo inizio a leggere i Pensieri di Marco Aurelio.
Il tempo della vita umana è un punto, la sua sostanza flusso, la sensazione è oscura, l'intero composto fisico facile a corrompersi, l'anima erramento, la sorte realtà indecifrabile, la fama incerta; per dire in breve, tutto quanto attiene al corpo è fiume, quanto riguarda l'anima è sogno e vanagloria, e la vita guerra e viaggio di uno straniero, oblio la fama presso i posteri. Che cosa, dunque, può accompagnarci nel vivere? Una sola ed unica realtà: la filosofia. E questa consiste nel conservare il dèmone interiore [felicità in greco = eudaimonia, 'spirito buono'] al riparo da violenza e danno, più forte di piaceri e dolori, tale da non fare alcunchè in modo capriccioso o seguendo menzogna e ipocrisia o non faccia qualcosa; e, ancora, capace di accogliere quel che avviene and is assigned as originating from the same place from which he is also and above all able to come wait for death with a cheerful thought. Because it is second nature and nothing that happens by nature is evil. (II, 17)
not act against his will, or against the public good, or no weight nor so hesitant, and even adorns the intellect with refined elegance, not to be wordy or too busy. Serena brightness inside and no need of outside aid and peace of mind that others may give. Rights must be, not kept upright. (III, 5)
seek retreats for themselves in the countryside, the seashore, the mountains, you are also usually desiderare fortemente siffatti luoghi. Ma tutto è quanto mai stupido, perchè ti è lecito, in qualunque momento lo desideri, ritirarti in te stesso. E in nessun luogo un uomo si può ritirare più tranquillamente e con meno problemi che nella sua anima, soprattutto chi ha dentro di sè tali valori che, piegatosi a contemplarli, subito si trova pienamente a suo agio; e parlando di agio nient'altro voglio significare se non uno stadio di ordine e decoro. [...] Infine, ricordati di ritirarti in questo campicello che ti appartiene e, prima di ogni cosa, non tormentarti, non crearti tensioni, sii libero e guarda alle cose come un vivente mortale.(IV, 3)
Fà poche cose se hai l'intenzione di ottenere la tranquillità. It is best to do the things necessary and how many calls the reason for living? This not only produces peace of mind that comes from doing nobly, but also that which comes from doing few things. Indeed, if we get rid of most of the things we say and do, which are not necessary, there would be more comfortable and less time consuming and would be disrupted. And one must not only get rid of the unnecessary actions, but also performances; so why even unnecessary actions ensue. (IV, 24)
A stream of events and a rushing stream is time: each thing, as soon as is seen, is already carried away, and another that is transported, in turn, is likely to be taken away. (IV, 43)
Be like a headland, against which the waves continually break. What is built around it and the waves s'assopiscono hot. "How unfortunate, because this happened to me." No, quite the contrary: "How happy I am, because, capitatomi this, I still do not feel sorrow, nor broken by this, nor terrified by the future." Remember, in every circumstance that makes you feel anxiety, to take advantage of this principle, so this is not a misfortune, but on the contrary, it is good fortune to know how to handle the situation with nobility. (IV, 49)
things by themselves will not touch anything nor have access to the soul nor the soul can move it or shake it, it only moves and shakes and shapes the external events in relation to itself in accordance with the value judgments that are deemed worthy to deliver on them. (V, 19)
of a sudden, the doors open. We have arrived: the everyday life we \u200b\u200bclaim. Too bad, I would have liked that race never end.
Esco di casa alle nove e un quarto. Dovrei essere all'università alle nove e mezza. "Pazienza - dico tra me e me - farò dieci minuti di ritardo". Salgo sull'autobus. Dopo qualche minuto si capisce che qualcosa non va: una coda disumana si snoda su tutto il Ponte della Libertà. Si sparge la notizia sull'autobus: "C'è un corteo di operai che hanno bloccato il traffico per difendere il loro posto di lavoro" (di questi tempi, niente di nuovo sotto il sole). Preoccupazione, sdegno, insofferenza si impadroniscono delle persone a bordo del mezzo pubblico: chi si lamenta, chi telefona al capo, chi ne approfitta per recuperare un pò di sonno, chi impreca senza troppi complimenti. E anch'io inizio a pensare al mio ritardo che è aumentato almeno di un'ora. Allora, per distrarmi un pò e per ammazzare il tempo inizio a leggere i Pensieri di Marco Aurelio.
Il tempo della vita umana è un punto, la sua sostanza flusso, la sensazione è oscura, l'intero composto fisico facile a corrompersi, l'anima erramento, la sorte realtà indecifrabile, la fama incerta; per dire in breve, tutto quanto attiene al corpo è fiume, quanto riguarda l'anima è sogno e vanagloria, e la vita guerra e viaggio di uno straniero, oblio la fama presso i posteri. Che cosa, dunque, può accompagnarci nel vivere? Una sola ed unica realtà: la filosofia. E questa consiste nel conservare il dèmone interiore [felicità in greco = eudaimonia, 'spirito buono'] al riparo da violenza e danno, più forte di piaceri e dolori, tale da non fare alcunchè in modo capriccioso o seguendo menzogna e ipocrisia o non faccia qualcosa; e, ancora, capace di accogliere quel che avviene and is assigned as originating from the same place from which he is also and above all able to come wait for death with a cheerful thought. Because it is second nature and nothing that happens by nature is evil. (II, 17)
not act against his will, or against the public good, or no weight nor so hesitant, and even adorns the intellect with refined elegance, not to be wordy or too busy. Serena brightness inside and no need of outside aid and peace of mind that others may give. Rights must be, not kept upright. (III, 5)
seek retreats for themselves in the countryside, the seashore, the mountains, you are also usually desiderare fortemente siffatti luoghi. Ma tutto è quanto mai stupido, perchè ti è lecito, in qualunque momento lo desideri, ritirarti in te stesso. E in nessun luogo un uomo si può ritirare più tranquillamente e con meno problemi che nella sua anima, soprattutto chi ha dentro di sè tali valori che, piegatosi a contemplarli, subito si trova pienamente a suo agio; e parlando di agio nient'altro voglio significare se non uno stadio di ordine e decoro. [...] Infine, ricordati di ritirarti in questo campicello che ti appartiene e, prima di ogni cosa, non tormentarti, non crearti tensioni, sii libero e guarda alle cose come un vivente mortale.(IV, 3)
Fà poche cose se hai l'intenzione di ottenere la tranquillità. It is best to do the things necessary and how many calls the reason for living? This not only produces peace of mind that comes from doing nobly, but also that which comes from doing few things. Indeed, if we get rid of most of the things we say and do, which are not necessary, there would be more comfortable and less time consuming and would be disrupted. And one must not only get rid of the unnecessary actions, but also performances; so why even unnecessary actions ensue. (IV, 24)
A stream of events and a rushing stream is time: each thing, as soon as is seen, is already carried away, and another that is transported, in turn, is likely to be taken away. (IV, 43)
Be like a headland, against which the waves continually break. What is built around it and the waves s'assopiscono hot. "How unfortunate, because this happened to me." No, quite the contrary: "How happy I am, because, capitatomi this, I still do not feel sorrow, nor broken by this, nor terrified by the future." Remember, in every circumstance that makes you feel anxiety, to take advantage of this principle, so this is not a misfortune, but on the contrary, it is good fortune to know how to handle the situation with nobility. (IV, 49)
things by themselves will not touch anything nor have access to the soul nor the soul can move it or shake it, it only moves and shakes and shapes the external events in relation to itself in accordance with the value judgments that are deemed worthy to deliver on them. (V, 19)
of a sudden, the doors open. We have arrived: the everyday life we \u200b\u200bclaim. Too bad, I would have liked that race never end.
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